L'organismo edilizio esistente era composto da due corpi: l'uno, ospitante una sala cinematografica, si spingeva all'interno di un lotto ad uso piazzale condominiale, a formare una scatola edilizia di nessun pregio, con copertura voltata sulla sala e piana sulla zona dei servizi/cabina di proiezione, l'altro costituiva collegamento con il limitrofo condominio. L'intervento si è risolto nella nuova costruzione di un fabbricato residenziale di quattro livelli fuori terra unitario, all'interno della sagoma esistente (sublimata dal "recinto" esterno che la ripete virtualmente), tramite demolizione della parte destinata a sala cinematografica e nella ristrutturazione-adeguamento tipologico del corpo di collegamento. Il legno è qui utilizzato a doghe orizzontali non sormontate e a lamelle frangisole, sul solo bordo del volume preesistente, mentre il volume abitativo è tutto interno ed arretrato rispetto a questo recinto di legno e ferro bianco: una pelle trasparente esterna e distanziata dal volume chiuso, con terrazzi e fioriere correnti, quali ulteriori elementi/filtro.